La Via del Sale
“Buon viaggio
Che sia un’andata o un ritorno
Che sia una vita o solo un giorno
Che sia per sempre o un secondo
L’incanto sarà godersi un po’ la strada”
Cesare Cremonini – Buon Viaggio
Iniziamo così la nostra “Via del Sale” con le parole di Cesare Cremonini, 4 donne in cammino senza un perché, con l’obiettivo, tappa dopo tappa, di arrivare al mare.
Sara “l’Americana”, Michela “la Sportiva”, Roberta “la Mamma”, Silvia “la Sprint”.
Da Varzi a Capanne di Cosola – 1 Tappa
Abbiamo scelto il percorso originale, per essere più aderenti, abbiamo pensato che è bello percorrere la strada già tracciata, già percorsa da scarponi e scarponcini che come noi avevano voglia di scoprire la natura e chissà, magari scoprire anche qualcosa in più di se stessi.
La Via del Sale identificava il percorso che collegava l’entroterra alla riviera ligure, dove venivano portate le merci, in particolare il sale che veniva usato per la conservazione dei cibi ed era considerato molto prezioso.
“Ognuno ha la sua schiena
Per sopportare il peso di ogni scelta
Il peso di ogni passo
Il peso del coraggio”
Fiorella Mannoia -Il peso del coraggio
Abbiamo portato nel nostro zaino ciò che ritenevamo necessario, 10 kg di media, stesso peso delle nostre borsette (!!), con la differenza che in questo nostro percorso sarebbe stato il nostro compagno di viaggio: sentirlo sulle spalle ad ogni passo ci ha fatto riflettere su quanto di superfluo abbiamo nel quotidiano..
Ogni giorno quei 10 kg erano sempre più pesanti, opprimenti, ma ci abbiamo presto fatto l’abitudine, tanto che al rientro, senza zaino, ci è sembrato che mancasse qualcosa che era ormai parte di noi. E in effetti nel viaggio tanto abbiamo preso e tanto abbiamo lasciato.
La salita da Varzi a Capanne di Cosola è stata molto impegnativa per il dislivello, ben 2097 mt in 21,47 km.
Siamo partite alle 9,30 e l’afa è stata presente fino a metà del percorso, una partenza impegnativa che ci ha fatto prendere confidenza con i boschi, i sentieri e il nostro bagaglio.
La via è ben segnalata, un’amica ci aveva lasciato le tracce gps che ci hanno aiutato nei momenti di dubbio, e passo dopo passo siamo salite…
“If you walk with me
We can take small steps
I’m not giving up
Whoa, oh, oh, oh, oh, oh
I’m not giving up”
Tom Gregory – Small Steps
Non sono mancati i primi incontri con altri gruppi, dall’inizio alla fine della tappa, abbiamo condiviso sorrisi senza mascherine (finalmente) e gli sguardi liberati dalla pandemia e un pò sofferti per la fatica, ma soddisfatti e sereni.
All’arrivo a Capannette di Pei, ci siamo regalate un aperitivo in compagnia di uno dei gruppi trovati nel percorso, che poi sono stati dei compagni di viaggio in tutto il percorso: Marco “Il Duca”, Camilla “Alice”, Alessandro “Cortina” (The Jack Mountains) e Alessandro “Il Bello”, da Novara, Milano e Monza per la Via del Sale, abbiamo parlato del perché del nostro cammino e condiviso le prime impressioni.
Da Capanne di Cosola a Torriglia – 2 Tappa
Partiamo dopo una buona colazione e un sonno ristoratore alle 8, l’aspettativa è di una bella tappa, meno impegnativa della prima, ed ecco che scatta la fregatura! Ci aspettano il Monte Carmo e il Monte Chiappo, da cui si vede il Monte Lesima, con la sua “Palla” caratteristica, la postazione radar dei servizi aeronautici civili.
La strada sembra non finire di salire, gli scorci sulla Staffora (la valle che prende il nome dal fiume in Oltrepò pavese) e il panorama ci danno l’energia per proseguire, anche se al 16 km eravamo sicure che mancasse ancora poco.. L’aspettativa ci ha condizionato la seconda tappa, è stata la più dura del nostro cammino, proprio questo pregiudizio ci ha condizionate. La discesa è stata interminabile e molto impegnativa, la pendenza ha messo a dura prova i nostri piedi e la nostra resistenza.
“You run like a river
On like a sea
You run like a river
Runs to the sea”
U2 – One Tree Hill
L’arrivo a Torriglia è stato un momento catartico! La signora dell’appartamento che avevamo preso per la notte è stata gentilissima; aperitivo in piazzetta e cena in pizzeria per riprendersi dalla fatica della giornata.
Da Torriglia a Uscio – 3 Tappa
Alla partenza uno scatto con la “Bella di Torriglia”, una bellissima ragazza che proprio per la sua bellezza, narra la leggenda, non venne presa in matrimonio..
Questa volta non avevamo aspettative particolari e il viaggio è stato molto piacevole, immerso nei boschi, non sono mancati gli incontri con cavalli e mucche al pascolo, le chiacchiere con le persone incontrate dal primo giorno a scambiarsi impressioni sul cammino.
Le decorazioni delle case ci hanno particolarmente colpito: alcune finestre, persiane e dettagli vengono dipinti per rendere più regolare la facciata, sono molto caratteristiche, addirittura una dipinta con un cane affacciato!
Per arrivare a Uscio abbiamo fatto un tratto di strada asfaltata, ci siamo chieste se ci fosse una corsa in macchina, sarà stato anche per i due giorni precedenti immersi nella natura, ma la sensazione è stata quella di essere ripiombate in una realtà fastidiosa.
“Passano alcune musiche,
ma quando passano la terra tremerà,
sembrano esplosioni inutili,
ma in certi cuori qualche cosa resterà”
Lorenzo Cherubini -Le tasche piene di sassi
Ci aspettavano al B&B La Margherita la signora Luciana e il signor Marcello, è stata una sorpresa trovarsi in un ambiente confortevole e accolti con gentilezza e premura. Appena arrivate ci hanno chiesto per la cena e la colazione, la disponibilità e il garbo con cui siamo state accolte è stato impareggiabile. In terrazza c’è stato un momento di convivialità davvero speciale: eravamo arrivate presto nel pomeriggio e abbiamo approfittato del sole per chiacchierare e riposarci. La cena con trofie al pesto e borragine fritta è stata servita da Nicolò, il piccolo nipote di Luciana e Marcello che ci ha allietato con i suoi sorrisi. Si sono uniti a noi i ragazzi della prima sera, ed è stata una serata divertente, “Il Duca” ha fatto giochi di magia a Nicolò e se dobbiamo riassumere con una parola la serata è: sorpresa. Lo stupore del bambino con la magia, memorabile.
Da Uscio a Santa Margherita – 4 Tappa
Partenza con colazione da campioni organizzata dal B&B La Margherita e con Marcello accompagnatore per un sentiero differente dalla via del sale, per evitare l’asfalto. Con grande entusiasmo ci ha accompagnate mostrandoci le caratteristiche dei sentieri che con il suo gruppo di volontari tiene curato e ci ha fatto da cicerone sulla storia di Uscio e della zona, parlato dei progetti futuri dei percorsi dei sentieri. Uscio è famoso per la costruzione di orologi da campanile, c’è anche un museo dedicato.
L’ultima tappa è stata un’avventura. Raggiunta Ruta, il paesino appena scesi dai sentieri verso il mare, abbiamo incontrato il gruppo di amici e con loro abbiamo affrontato il percorso verso Santa Margherita in alcuni tratti poco fruibili, ma il profumo del mare ci ha dato la carica per arrivare in spiaggia e regalarci la gioia di una meta sognata.
“Way up high
And the dreams that you dream of
Once in a lullaby, oh
Somewhere over the rainbow
Bluebirds fly
And the dreams that you dream of
Dreams really do come true-ooh-ooh”
Israel Kamakawiwo’ole – Over the rainbow
La playlist della nostra Via del Sale.
Non ci resta che augurarvi…… Buon Viaggio!